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Approvato il Resoconto intermedio di gestione consolidato al 31 marzo 2019
Utile netto del periodo pari a € 48,0 milioni dopo avere spesato integralmente la quota di competenza dell’intervento di sostegno effettuato dallo Schema Volontario del FITD in Banca Carige per € 13,3 milioni e il contributo ordinario 2019 al Fondo di Risoluzione Unico Europeo per € 23,2 milioni
Asset quality in ulteriore miglioramento nel trimestre:
· stock lordo di NPE sceso sotto la soglia di € 7,0 miliardi, livello più basso registrato dall’inizio del 2012
· NPE ratio lordo stabile sul livello di fine anno al 13,8%. Confermato il target in area 11,5% entro la fine dell’anno dopo il completamento delle operazioni con il Gruppo Unipol
· default rate annualizzato in significativa riduzione all’1,6% rispetto all’1,9% del 2018
· Texas ratio all’83,6% in calo dall’85% di fine 2018
Solida posizione patrimoniale del Gruppo con un CET1 ratio Fully Phased pari al 12,24% in crescita di 29 bps rispetto all’11,95% di fine 2018. CET1 ratio Phased In al 14,24% ampiamente superiore al requisito SREP fissato dalla BCE per il 2019
Positivo lo sviluppo dell’attività commerciale di finanziamento alla clientela con lo stock di mutui in crescita dell’1,3% rispetto a dicembre 2018 e la nuova produzione in considerevole aumento del 13,1% rispetto al primo trimestre dello scorso anno. Anche sul fronte della raccolta complessiva si registrano incrementi significativi delle masse che, includendo il comparto Bancassurance, si attestano a € 93,3 miliardi (+2,2% da fine 2018)
Risultato della gestione operativa pari a € 157,6 milioni nel trimestre caratterizzato in particolare dal contributo positivo del margine di interesse ordinario , superiore agli ultimi tre trimestri del 2018, e dalla sostanziale tenuta delle commissioni nette. Il costo del credito annualizzato si attesta su un livello contenuto pari a 61 bps
Proseguono, secondo le tempistiche previste, le attività per la realizzazione delle operazioni straordinarie già annunciate nei mesi scorsi relativamente all’acquisizione della quota di minoranza del Banco di Sardegna, all’acquisizione del 100% di Unipol Banca ed alla contestuale vendita di circa € 1 miliardo di sofferenze a UnipolRec, oltre all’acquisizione di una quota partecipativa incrementale in Arca Holding, unitamente alle azioni programmate nel nuovo Piano industriale 2019-2021, alcune delle quali già in fase avanzata di esecuzione
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